PREFAZIONE
Mi chiamo Federico Ardizzone, ho conosciuto il wing tsun tanto tempo fa durante una dimostrazione e me ne sono subito innamorato. Questa arte ha catturato subito la mia attenzione perché è scientifica , semplice ed efficace. Ogni movimento ha la sua spiegazione, nulla è lasciato al caso, e a differenza di molte arti non insegna una sfilza di tecniche che potrebbero essere difficili da applicare in combattimento, ma una serie di principi che possono essere adattati e padroneggiati da chiunque ed in qualsiasi circostanza ci si trovi. Il percorso è lungo per comprenderne i meccanismi, e richiede come in tutte le cose tanta disciplina, passione, dedizione, sacrificio . Il wing tsun per me non è solo un modo per difendermi da una possibile aggressione, ma ormai è diventato uno stile di vita. Si sono radicati in me i principi della calma, gestione dello stress, sicurezza personale, rispetto verso il mio avversario e concentrazione. Non tutti i meriti li ha questa arte ma soprattutto chi te la insegna. Io ho avuto la fortuna di conoscere il mio Si-fu e amico Salvatore la Licata che mi ha trasmesso e continua a trasmettermi le sue conoscenze e la passione contagiosa che lo contraddistingue.
INTRODUZIONE
Sono ormai molti anni che pratico wing tsun, e dopo aver provato varie versioni del sistema Leung Ting che tutt’ora sto studiando, ho notato un aspetto ricorrente che prescindeva dalle interpretazioni personali, il concetto del cuneo. Questa tesi vuole spiegare il suddetto argomento in quanto ritengo, in base alla mia esperienza, sia il pilastro fondamentale che sta alla base di tutte le tecniche e le strategie di attacco e difesa del wing tsun, che lo rende il sistema più efficace nella difesa personale adatto a persone di tutte le età e sesso.
L’idea per questa tesi mi è venuta riguardando le foto fatte al museo di GM YIP MAN a Foshan, Cina, che sono state di grande ispirazione.
Fig. 1
Fig. 2
Come possiamo vedere queste immagini delineano con precisione le linee di attacco e di difesa che sottendono la posizione di guardia tipica del wing tsun. Vengono individuate delle forme geometriche che nella loro semplicità rivelano una grande efficacia nel combattimento.
Nei capitoli che seguiranno analizzeremo queste posizioni, e il modo in cui fanno vivere l’idea del cuneo. Inizialmente la parte inferiore e poi la parte superiore del corpo, e il modo in cui queste si adattano a qualsiasi tipo di attacco e la loro funzionalità ed efficacia nel combattimento. Analizzeremo l’idea del cuneo, concetto molto complesso ma fondamentale nella comprensione dei principi del wing tsun.
CAPITOLO 1
Cuneo nella parte inferiore del corpo
Come abbiamo visto nella figura 2, in particolare nella parte inferiore del corpo, che va dal bacino ai piedi, l’idea del cuneo è ben rappresentata da un triangolo con base formata da una linea che unisce i talloni e la punta l’incontro di due linee che partono dai piedi. Questa posizione è chiamata yee gee kim yeung ma.
Yee gee kim yeung ma.”Yee gee” vuol dire “due” in cantonese, “kim yeung” vuol dire “cavalcare una pecora e aggrapparsi ad essa con le ginocchia rotate verso l’interno”. Carattere due perché se disegniamo il carattere due in cantonese, sono due linee, una più lunga ed una più corta superiormente ad essa. Posizioniamo mentalmente alla fine della linea più lunga i talloni e alla fine della linea più piccola le punte dei piedi ed otteniamo la posizione addotta. Unendo con una linea orizzontale le punte dei piedi ed un'altra i talloni si forma il carattere due cantonese.
Questa posizione particolare ha molteplici funzioni. Protegge i genitali da eventuali calci, rafforza la muscolatura delle gambe e prepara il praticante a scattare in avanti come una molla per raggiungere prima l’avversario.
Potrebbe darne l’impressione ma non è una posizione rigida, essa infatti come è caratteristico del wing tsun si adatta alla forza dell’avversario. Da questo concetto deriva il jark sun ma, ovvero la posizione traslata e il dui kok ma, posizione rotata.
Foto Jark Sun Ma
JARK SUN MA (posizione traslata) : rappresenta la posizione a cui si arriva dopo tre movimenti a partenza dal yee gee kim yeung ma: spostamento laterale, rotazione a 45° e accomodamento; i piedi sono paralleli, le ginocchia che chiudono la zona genitale il più possibile ed il bacino è un po’ spostato indietro ed in posizione comoda . Il peso del corpo è dal lato in cui si è traslati ed è per la maggior parte sulla gamba d’appoggio (secondo vari lignaggi il peso può essere distribuito o tutto sulla gamba d’appoggio o 70% gamba d’appoggio e 30% altra gamba oppure 50% e 50%), quanto peso mettiamo su una o l’altra gamba dipende dalla situazione in cui ci troviamo.
Foto Dui Kok Ma
DUI KOK MA (posizione rotata che forma un angolo di 90°): Questa posizione si raggiunge dopo lo spostamento laterale del corpo, di 90° a destra o a sinistra, partendo dalla posizione base. Se vogliamo girare a sinistra per esempio sposteremo il nostro peso sulla gamba d’appoggio destra, i piedi saranno paralleli e direzionati lateralmente(in questo caso verso la nostra destra), la gamba(sx) davanti è leggermente piegata(se fosse dritta sarebbe più soggetta a traumatizzazione frontale ,come per esempio un calcio sul ginocchio), il bacino guarda lateralmente al contrario della posizione base in cui il bacino è in avanti ,ed il centro del nostro petto guarderà nella direzione che abbiamo scelto per spostarci, in questo esempio a sinistra.
Come possiamo notare dalla fig 2, yee gee kim yeung ma delinea sul terreno un triangolo immaginario con l’apice in avanti, questo è il cuneo. Da queste linee di forza traspare la predisposizione della posizione ad andare avanti, a perforare la guardia nemica, a trovare la via più breve per colpire.
Questo ci riporta ad un motto della linea centrale che dice: “Quando gli altri si muovono lungo l’arco noi ci muoviamo lungo la corda dell’arco”. Il concetto che vuole esprimere è che il wing tsun cerca sempre la via più breve tra il praticante è il suo avversario, come questo concetto è espresso dalla parte inferiore del corpo lo stesso vale per la parte superiore. Sempre nella figura 2 abbiamo un esempio evidente, mentre un avversario ci attacca con un gancio, noi con un pugno diretto riusciremo a colpire prima. Questa si chiama “economia di movimento”, con il minimo movimento raggiungo la massima efficacia.
CAPITOLO 2
Cuneo parte superiore del corpo
Sempre guardando la fig 2 stavolta facendo attenzione alla parte superiore del corpo, notiamo lo stesso schema geometrico della parte inferiore, in cui si ripropone questo triangolo in avanti. In questo caso il triangolo è rappresentato dalla base sul petto fino alle spalle e l’apice dall’unione delle punte delle dita delle due mani. Da questa posizione possiamo ricavarci la posizione di guardia che contraddistingue la parte superiore del corpo, il man sao- wu sao.
Man sao-Wu sao:
Rispettivamente rappresentano la mano che cerca ( si trova in terza linea) e la mano che prega( si trova in seconda linea). Rappresentano la posizione di guardia classica.
Foto Man Sau - Wu Sau
In questo contesto è opportuno aprire una piccola parentesi su un concetto importante che ci aiuterà a capire meglio il tema della nostra tesi.
Concetto di linea centrale: didatticamente lo scopo degli attacchi nel wing tsun è quello di puntare la propria energia sempre verso il centro del corpo dell’avversario, verso la sua linea centrale, identificabile come una linea sagittale immaginaria che dall’alto verso il basso passa per l’occipite, il centro delle spalle e il centro della linea che unisce i talloni (linea occipite –spalle-talloni). L’area vitale(tronco) che noi vorremmo andare a colpire è delimitata, in basso, da un piano trasversale che unisce le due spine iliache superiori, da due piani frontali che salgono da una spina iliaca e dall’altra fino ad un piano trasversale che passa per la testa, delimitando così un quadrato. Gli arti ci permetteranno di difendere il nostro tronco. Come attaccare la linea centrale avversaria rappresenta il nostro obiettivo, da essa partiranno i nostri colpi, concetto espresso bene dalla posizione di combattimento classica del man sao- wu sao, in cui le mani sono proprio lungo la linea centrale, l’una di fronte all’altra e rappresentano la più corta via verso l’avversario. Una volta che occupo questa via, come già spiegato l’avversario dovrà, per attaccarmi, prendere una via sicuramente più lunga.
Concetto dei due triangoli (cuneo e cuneo inverso):
Anche il cuneo non è una struttura rigida ma adattabile alle varie situazioni che si possono presentare in combattimento. Per cui analizzeremo due tipi di cuneo, uno che viene utilizzato per far fronte ad attacchi più diretti, mentre l’altro per attacchi più circolari. Tra questi due tipi di cuneo che rappresentano estremizzazioni di attacchi, si trovano tanti tipi di triangoli che vanno variando sempre in base al variare dell’attacco nemico.
Primo triangolo(cuneo): base sul petto e vertice sulla punta del triangolo immaginario disegnato del mio man sao- wu sao (vedi immagine sopra)àviene utilizzato soprattutto per attacchi diretti ad incrocio(pugno destro avversario, intercettato dal mio pugno destro).Per gli attacchi diretti ”stretti” dati da un braccio speculare al mio mantiene ancora il suo valore questo triangolo, ma quando i colpi si fanno sempre più larghi fino ad arrivare al gancio, il mio triangolo si apre rimanendo lo stesso ma con base e apice invertiti.
Secondo triangolo(cuneo inverso): base sulla linea che unisce le punta delle dita di entrambe le braccia distese e vertice sul petto(le braccia sono aperte a ventaglio), viene usato per attacchi larghi come i ganci.
Foto Cuneo Inverso
In quest’ultima immagine possiamo vedere il variare del cuneo in conseguenza della pressione avversaria. Si nota come l’energia del praticante sulla sinistra rimane sempre puntata sulla linea centrale dell’avversario sulla destra, ciò a dimostrare l’estrema versatilità del cuneo.
RINGRAZIAMENTI
Vorrei ringraziare per lo sviluppo di questa tesi i miei compagni di wing tsun, che giornalmente mi aiutano a migliorare, il mio Si-fu Salvatore la Licata, una guida di cui ho sempre bisogno e tutta l’organizzazione IWTSA che mi fa sentire come parte integrante di un universo un po’ più grande, in cui si respira un’aria di serenità e di disciplina, tramite l’organizzazione di stage ed eventi che mi permettono di crescere sempre di più.
BIBLIOGRAFIA
1)WING TSUN KUEN by Dr Leung ting GGM of international wing tsun association(2012 latest edition)
2)SIU NIM TAO : The set, theory, main points, mottoes &application, by GGM Leung ting.
Federico Ardizzone