Il Wing Tsun è un’arte marziale di antiche origini cinesi, come tale gli occidentali la associano al kung fu o gong fu. Ciò non è del tutto appropriato, infatti dire che il Wing Tsun è uno degli stili del Kung Fu non è preciso. In particolare “arte marziale” va tradotto con Wu Shu, mentre Kung Fu può essere tradotto in “Lavoro eseguito con destrezza”. Il Wing Tsun non è propriamente uno “stile”, ma piuttosto un metodo o un sistema, che va prima assimilato, poi capito, attraverso la pratica e lo studio. Quando viene mostrato all’allievo un nuovo movimento egli è subito tentato di porre numerose domande sul come, perché e quando lo potrà applicare. Dovrebbe piuttosto concentrarsi sul movimento, farlo suo, ciò accade raramente. Paradossalmente non sapere a cosa servirà il nuovo movimento che sta imparando gli è d’aiuto, infatti, essendo libera la mente da altri pensieri, può focalizzare l’attenzione sul movimento stesso. Quando ne sarà diventato sufficientemente padrone potrà cominciare a studiarne le varie applicazioni. Questo è il tipo di approccio che andrebbe sempre adottato per l’apprendimento del Wing Tsun. Se si vuole capire non ci si può fermare alla fase della comprensione teorica. Anche se a spiegarci qualcosa è il più grande maestro di tutti i tempi non ci sarà alcun miglioramento senza pratica. Dopo aver praticato molto si comprenderà meglio. Capire meglio migliorerà ulteriormente l’applicazione come un ciclo che non ha fine. Solo allora si potrà dire “Wing Tsun kung fu”, cioè “Wing Tsun padroneggiato ed eseguito con destrezza”.